Tempo di impugnare le ARTI

Sono passati ormai vent’anni da quella tragica notte del 16 marzo 2003,
in cui Davide DAX Cesare viene ucciso da infami fascisti armati di coltelli. L’antifascismo riguarda tutt*, ci appartiene, è necessario agire ognuno con le sue pratiche senza delegare, coltivando la memoria dal basso, nei propri quartieri e nelle proprie città.

E’ nostro compito tramandare la nostra memoria storica senza lasciarla in balia di mass-media o delle istituzioni, che distorcono la realtà e la manipolano a favore del sistema di dominio. Anche i luoghi dell’arte istituzionale ed il suo mercato non fanno altro che ricalcare le leggi economiche del capitalismo che governano la società di cui facciamo parte.
E’ importante Resistere ai tentativi di fagocitare ogni forma espressiva che nasce dalle contraddizioni che hanno una forza critica e di dissenso.

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Per questo motivo, abbiamo deciso di chiamare tutti e tutte coloro che trovano un senso nel connubio fra Arte e Politica ad imbracciare le arti che più gli si addicono e contribuire al ricordo di Dax e della Notte Nera di Milano.
Invitiamo tutt*, individui e collettivi artistici ad impugnare rulli, spray, pennelli, estintori, vernici e tinte di ogni natura e forma e a rendere viva e fertile quella memoria che è responsabilità e lotta per chi non è più con noi e per chi a distanza di tempo sta ancora ne pagando le conseguenze.

Solo l’arte al di fuori dei circuiti istituzionali può smettere di esserne feticcio e diventare un grido collettivo. Lasciare un segno nel territorio è un atto di resistenza, di amore e di rabbia, per affermare ancora una volta che antifascismo è anticapitalismo, che non dimentichiamo e non perdoniamo quanto è successo.

Nella notte ci guidano le stelle.
Con Dax, Fausto e Iaio la resistenza continua